Pediatria

Questo specialista si occupa di diagnosticare e curare le malattie, ma soprattutto si concentra sulla diagnosi precoce di problemi e patologie che potrebbero manifestarsi nel tempo in modo da riconoscerli e trattarli al più presto.
Anche per il pediatra è importante la raccolta dei dati che costituisce l’anamnesi del piccolo paziente, ma qui la comunicazione verbale non avviene solo con il bambino, ma anche con i genitori, che possono dare un quadro più esaustivo di ciò che il bambino manifesta all’esterno.
Il piano terapeutico può comprendere farmaci, visite specialistiche, analisi di laboratorio, o anche la sola prescrizione di vaccinazioni, ma il pediatra si occupa anche dello sviluppo psico-fisico del bambino dalla nascita all’adolescenza, quindi controlla lo sviluppo fisico e psicomotorio, ma anche lo sviluppo intellettuale e psico-sociale del bambino. Quando insorgono disturbi del comportamento, del linguaggio, del sonno o dell’alimentazione è il pediatra che collabora con i genitori, la scuola e i diversi professionisti sanitari (psicologi, logopedisti e psicomotricisti) per coordinare la cura e controllarne gli effetti.
Il pediatra ha poi un compito delicatissimo che è quello di individuare maltrattamenti e abusi subiti dai bambini avvertendo le Forze dell’Ordine e gli specialisti nel campo della violenza sui minori.
Il pediatra ha la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Pediatria. La sua formazione gli consente di orientare le conoscenze mediche anche in funzione dell’età del paziente, motivo per il quale studia la fisiopatologia pediatrica, l’oncologia pediatrica, la neonatologia e l’immunologia pediatrica completando la sua formazione con il tirocinio pratico e un esame di abilitazione all’esercizio di questa professione.
L’assistenza sanitaria in Italia prevede due figure importanti: il medico di base e il pediatra. Questi medici non sono dipendenti dall’azienda sanitaria, ma prestano servizio in convenzione con il Servizio Sanitario.
Il pediatra di libera scelta è il medico di fiducia dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 14 anni.
I bambini da 0 a 6 anni sono obbligatoriamente iscritti ad un pediatra di fiducia;
i ragazzi da 6 a 14 anni possono essere iscritti a un pediatra o a un medico di famiglia;
gli adolescenti da 14 a 16 anni con patologie gravi o handicap documentato possono continuare ad essere assistiti dal pediatra di fiducia.
Da quanto detto si evince che la professionalità e l’impegno dei pediatri italiani ha portato a grandi risultati, come per esempio il fatto che l’Italia vanta oggi uno dei più bassi tassi di mortalità neo-natale e infantile al mondo. La neonatologia italiana garantisce ottimi livelli assistenziali, la qualità dell’assistenza pediatrica è documentata dalla precocità delle diagnosi, appropriatezza delle cure, durata della malattia e bontà della prognosi, se il percorso avviene in ambito pediatrico.
Anche per quanto riguarda la ricerca e la produzione scientifica, la pediatria italiana è ai vertici internazionali.
Per quanto riguarda il problema emergente dell’obesità la Società Italiana di Pediatria, in collaborazione con il Ministero della Salute e con le Società Scientifiche, ha realizzato un programma sulla corretta educazione nutrizionale nei primi 1000 giorni di vita ed ha avviato corsi di formazione coinvolgendo moltissimi pediatri con la prospettiva di farli diventare anche i nutrizionisti dell’età evolutiva.