LESIONI DELLA GAMBA
Questo tipo di lesioni interessano il muscolo, il punto in cui muscolo e tendine si uniscono, il tendine o l’inserzione di quest’ultimo sull’osso; le lesioni muscolari si dividono in strappi, contusioni e stiramenti: come già accennato, se la contusione avviene per trauma diretto (sviluppando quindi un ematoma muscolare) strappi e stiramenti consistono in allungamenti eccessivi o sovraccarichi importanti oltre il naturale limite fisico. All’interno della gamba il muscolo più colpito è il tricipite e la sintomatologia è dolore, tumefazione e avvallamento del muscolo.
FRATTURA DI TIBIA E PERONE
Dolore violento, gonfiore, deformazione dell’arto e, possibile shock del paziente nel caso di lesioni violente, sono i sintomi di questo tipo di frattura che non danneggia “solo” l’osso ma anche i tessuti vicini, muscoli, tendini, legamenti e vasi sanguigni. Nei casi più gravi l’osso esce dalla sua sede naturale verso l’esterno, lacerando la cute correndo il rischio di andare incontro a possibili infezioni ossee; in ogni caso sarà compito del medico valutare la situazione e, dopo una radiografia, decidere se agire chirurgicamente o meno.
CHIRURGIA PER FRATTURA DI TIBIA E PERONE
La chirurgia è prevista nel caso di frattura della tibia alla quale vengono applicati mezzi di sintesi esterni come viti, chiodi e placche mentre nel caso di frattura al perone si procede chirurgicamente solo in caso di scomposizione e qualora ci fosse una instabilità della caviglia. Seguirà riabilitazione e recupero funzionale per ritornare ad allenarsi.
RIABILITAZIONE PER LESIONI DELLA GAMBA
Dopo una diagnosi effettuata con ecografia il percorso riabilitativo si articola in 3 fasi, che seguono il trauma: nella prima ci si avvale di strumenti (tecar, laser e ultrasuoni) e fisioterapia, nella seconda e nella terza si iniziano esercizi di potenziamento e di rinforzo muscolare. Molto importante è la prevenzione: se viene svolto un adeguato riscaldamento pre attività sportiva sarà inferiore il rischio di eventuali danni.
RIABILITAZIONE PER FRATTURA DI TIBIA E PERONE
I tempi di recupero sono abbastanza lunghi, solitamente non prima di 40 giorni in caso di lesione lieve e addirittura mesi nei casi di perforazione esterna dell’osso. Se in quest’ultimo caso seguirà intervento chirurgico e protesi, normalmente si applicano invece ingessature e supporti più leggeri, rispetto a quelli più vecchi, che dovranno essere rimossi non appena sarà avvenuta la calcificazione dell’osso. Solo allora sarà possibile cominciare la terapia riabilitativa che sarà, inizialmente, composta da esercizi di equilibrio e in un secondo momento di tonificazione, flesso estensione e rinforzo della muscolatura coinvolta.
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